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Massimo Difilippo racconta… VALTER ALIZZI

Valter Alizzi

Mi risulta difficile spiegare chi era Valter Alizzi, perché il suo ricordo è ancora vivissimo nella mia mente, come se fossa ancora tra di noi, e voglio usare le parole di una canzone (Canzone per un’amica di Francesco Guccini) che meglio esprimono quello che voglio dire:

… voglio però ricordarti com’eri,
pensare che ancora vivi,
voglio pensare che ancora mi ascolti
e che come allora sorridi
e che come allora sorridi …

Ho conosciuto Valter durante uno degli incontri dei trapiantati, nel 2005, a Padova e siamo diventati subito amici.

Nei primi mesi del 2007, durante una telefonata, abbiamo iniziato a parlare di come si poteva aiutare il reparto di Chirurgia Toracica e mi ritornò in mente quello che un’altra trapiantata, Antonia Biasiolo, aveva detto nel 2003: si doveva creare con il nostro gruppo un’Associazione, magari ONLUS.
Ne abbiamo parlato nei mesi successivi e da settembre 2007 ho iniziato a cercare cosa si doveva fare per poter costituire l’Associazione sempre sostenuto da Valter.
Nel gennaio 2008 tutto era pronto, mancavano solo le firme delle persone che avrebbero costituito l’Associazione ed avrebbero fatto parte del primo suo Consiglio Direttivo.
Il 2 maggio 2008 si costituiva l’Associazione “Unione Trapiantati Polmone di Padova ed io diventavo il suo primo presidente e Valter il vice-presidente.

All’inizio autunno 2009 Valter mi chiamò e mi disse di avere dei grossi problemi intestinali che gli davano grossi problemi, ma lui continuava ad andare aventi. Verso la fine dell’anno mi telefonò per dirmi che finalmente i medici avevano trovato di che malattia soffriva: era diventato Ciliaco. Mi disse anche di aver avuto un’idea: dovevamo istituire una borsa di studio per medici ricercatori o per istituti di ricerca perché questi studiassero le malattie che ci avevano portato al trapianto con l’intento di trovarne una cura. Nel maggio 2010, durante un’Assemblea della nostra Associazione, ci spiegò cosa dovevamo fare. Circa un mese dopo Valter mi chiamava al telefono e mi diceva di avere delle difficoltà di respirazione, “mi sembra di essere tornato quello che ero prima del trapianto” mi disse. E pochi giorni dopo venne ricoverato a Milano, dove le cose si complicarono ulteriormente.

Il 14 luglio ricevetti, dal figlio Hermes, la notizia che Valter non c’era più ….

Il giorno 16 luglio, assieme a mia moglie Elisabetta, siamo partiti alla volta di San Remo dove alle 15.30 si svolsero i sui funerali. Poco prima dell’inizio della cerimonia la moglie Marina ed il figlio mi chiesero se potevamo essere noi dell’Associazione ad istituire questa borsa di studio che volevano si chiamasse “Borsa di studio Valter Alizzi”. Solo il giorno dopo, durante il mio ritorno a casa, mi tornò alla mente quanto mi avevano detto Marina e Hermes e cominciai a riflettere finchè non giunsi alla conclusione che avremmo dovuto chiamare questo progetto “Il sogno di Valter – Borsa di studio Valter Alizzi”, e la cosa venne accettata.

Dopo aver raccolto i soldi che arrivavano il 21 marzo 2012 con grandissimo piacere ho consegnato, assieme alla vice-presidente Giovanna Corder e alla moglie di Valter, le prime due borse di studio, da 7.500 Euro, l’una a due dottoresse di Padova per un loro progetto di studio sulla Fibrosi Polmonare Idiopatica. Il progetto “il sogno di Valter” tutt’ora continua.