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Vaccino COVID-19 e Trapianto Polmonare

L’opinione dell’immunologo prof. Emanuele Cozzi dell’Università di Padova

Ormai sono diverse settimane che si parla di vaccino contro il COVID-19 in Italia, per non parlare di Regno Unito e USA dove la somministrazione alla popolazione è partita decisamente prima.

Quello che mancava ancora, però, era un’indicazione chiara da parte dei medici che si occupano di trapianto d’organi sul fatto che la comunità dei trapiantati stessa potesse o no essere sottoposta al vaccino stesso. Infatti sono più di uno i vaccini a cui i trapiantati non possono sottoporsi perché non compatibili con lo status di persona immusoppressa a causa dei medicinali antirigetto. Abbiamo finalmente ottenuto un’indicazione da parte del prof. Emanuele Cozzi immunologo dell’università di Padova specializzato nella gestione della compatibilità immunologica e dell’accesso al trapianto dei malati di difficile trapiantabilità.

“E’ presente una forte presa di posizione da parte di società scientifiche molto autorevoli a favore dell’effettuazione della vaccinazione anche nei pazienti trapiantati. E’ indubbio che sono molto più dannosi, oltre che frequenti, gli effetti di un’infezione da SARS-CoV-2 piuttosto che gli eventuali eventi avversi dovuti alla vaccinazione in sé, come si può facilmente dedurre dalla nota del Center for Disease Control americano rilasciata il 6 Gennaio 2021 riguardante gli effetti avversi registrati su una popolazione di quasi 2 milioni di soggetti sottoposti al vaccino Pfizer-BioNTech.
Tutto ciò, in associazione anche a quanto già espresso dal Direttore del Centro Nazionale Trapianti, fa certamente propendere per l’effettuazione della vaccinazione anti-COVID in voi trapiantati”.

Ringraziamo il prof. Cozzi per la sua disponibilità.

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